Il 24 e 25 giugno la sede di GlaxoSmithKline (GSK) di Verona ospita l’incontro annuale della Commissione Medico Scientifica della Fondazione Telethon, per decidere l’assegnazione di 10 milioni di euro alla ricerca sulle malattie genetiche, a seguito del bando di gara 2008 aperto alle richieste di finanziamento presentate dai ricercatori italiani. Al vaglio della Commissione sono 249 progetti di ricerca proposti da 400 titolari di progetto. 


La scelta dei progetti migliori avviene attraverso il sistema di peer review, o revisione tra pari, un procedimento adottato per garantire la massima correttezza e il rispetto della meritocrazia. L’idea è semplice: gruppi selezionati di ricercatori indipendenti giudicano, secondo criteri standardizzati, progetti di ricerca presentati da altri ricercatori per stabilire qualità e valore dello studio proposto. Questo sistema - attualmente utilizzato dai maggiori enti di ricerca e riviste scientifiche del mondo - è considerato il più efficiente per assicurare qualità ed equità e minimizzare il rischio di errore nella valutazione di lavori scientifici. Accanto alla qualità scientifica, la Commissione adotta anche altri due criteri importanti per valutare i progetti: da una parte la loro rilevanza rispetto alla missione di Telethon, dall’altra le prospettive terapeutiche, ovvero la maggiore possibilità di generare informazioni utili a elaborare o migliorare una terapia.
 
Presieduta da Roderick McInnes, dell’Hospital for Sick Children di Toronto, la Commissione è costituita da altri 31 eminenti scienziati provenienti da tutto il mondo. Cinque i membri italiani: due, Marco Antonio Cassatella dell’Università di Verona e Francesco Bernardi dell’Università di Ferrara, conducono in Italia la propria attività di ricerca, mentre lavorano stabilmente all’estero Giovanni Manfredi (Cornell University, New York), Paola Bovolenta (Cajal Institute, Madrid) e Vincenzo Pirrotta (Rutgers University, New Jersey).
 
Prosegue dunque lo stretto rapporto di collaborazione tra Telethon e GSK: questa infatti è la quinta volta che la sede veronese della multinazionale farmaceutica ospita un momento cruciale per la Fondazione, quello in cui si scelgono i progetti di ricerca migliori su cui investire i fondi raccolti grazie alle donazioni degli italiani. Iniziata nel 2004 con l’ospitalità offerta per la prima volta alla Commissione Medico Scientifica, la partnership è proseguita negli anni successivi e si è rafforzata nel 2006, anno che ha segnato l’ampliamento e il consolidamento della collaborazione con l’ingresso dell’azienda nel ristretto novero dei partner principali della Fondazione. Sempre nel 2006, infatti, le grandi affinità scientifiche delle due entità - entrambe impegnate nella ricerca genetica, l’una a fini industriali e l’altra con finalità solidaristiche - hanno portato alla realizzazione del progetto “GSK & Telethon, insieme per la ricerca”, proseguito poi per tutto il 2007. La collaborazione tra GSK e Telethon si basa su questa comunanza e sulla condivisione di un obiettivo comune: offrire risposte alle necessità dei pazienti che ancora non trovano soluzioni terapeutiche efficaci.
 
 
I numeri di GlaxoSmithKline
Da cinque anni GSK è a fianco di Telethon. Nel 2007 GSK ha intensificato il proprio sostegno alla Fondazione riconfermando il proprio impegno nei confronti della ricerca per la lotta contro le malattie genetiche. Nata nel 2004 e ratificata nel giugno del 2006 con la firma di un accordo triennale, la partnership si è infatti progressivamente ampliata portando al consolidamento del progetto "GSK& Telethon, insieme per la ricerca", una iniziativa che ha come protagonisti gli informatori medico-scientifici dell’azienda, veri e propri ambasciatori di Telethon presso gli studi medici di tutta Italia.
Nel 2007 sono stati 80 i centri di eccellenza per la raccolta fondi tramite le Telethon Card, creati dai responsabili di area GSK che sono riusciti nell'intento di mobilitare una folta squadra di medici e operatori sanitari all'interno di 70 poliambulatori pubblici e 10 ospedali. Grazie all'impegno di mille informatori medico scientifici, inoltre, sono stati costituiti 21 mila punti di presenza Telethon per la raccolta via SMS negli studi dei medici di famiglia e degli specialisti ospedalieri.
Oltre ad offrire supporto logistico, organizzativo e tecnologico alla Commissione Medico Scientifica internazionale di Telethon, ospitata a Verona presso la sede GSK per il quinto anno consecutivo, l’azienda ha mobilitato i propri dipendenti di sede con raccolte di fondi interne attraverso ore di lavoro donate e l’attivazione di punti di raccolta fondi nei supermercati di Verona durante la maratona di dicembre.
Il valore complessivo della collaborazione durante il 2007 è stato di oltre 370.000 euro, di cui 288.612 sono rappresentati dalle donazioni fatte dall’azienda e 81.933 dalla raccolta effettuata dai dipendenti e con la campagna di supporto a Telethon.
 
 
I numeri di Telethon
Dal 1990 a oggi Telethon ha destinato alla ricerca un totale di 264.741.678 euro. Di questi, 93.907.516 sono stati stanziati in ricerca interna, a favore cioè di ricercatori che lavorano negli istituti Telethon (TIGEM, Istituto Telethon di Genetica e Medicina di Napoli; HSR-TIGET, Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica di Milano; DTI, Istituto Telethon Dulbecco che recluta giovani ricercatori di eccellenza consentendogli di lavorare presso centri di ricerca nazionali) mentre quasi il doppio, 170.834.162, sono andati alla ricerca esterna, ovvero in progetti di ricerca, borse di studio e servizi affidati a ricercatori ospitati da Università e centri di ricerca pubblici e privati.
 
Complessivamente sono stati finanziati 2098 progetti di ricerca, che hanno consentito di studiare circa 400 malattie genetiche. Per quanto riguarda in particolare i ricercatori, al momento sono 1.341 quelli che hanno meritato un finanziamento. I loro risultati si sono tradotti in ben 6200 articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali.

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